fatturato:
8,4 miliardi di € (2014)
dipendenti:
24.800
La Ferrero è
un'azienda multinazionale italiana specializzata in prodotti dolciari, fondata
da Pietro Ferrero nel 1946 ad Alba. La sede commerciale italiana si trova a
Pino Torinese, ma tutti i prodotti Italiani vengono prodotti ancora tra Alba,
che è anche sede legale ed amministrativa, Pozzuolo Martesana (MI), Balvano
(PZ), Sant'Angelo dei Lombardi (AV). Ferrero S.p.A. è posseduta al 100% dalla
Ferrero International SA che ha sede a Findel di Sandweiler in Lussemburgo.
Il fatturato
consolidato del gruppo nell'esercizio 2013/2014 è stato di circa 8,4 miliardi
di euro, in crescita del 3,9% rispetto all'anno precedente con risultati
brillanti in Asia, Russia, Usa, Canada, Brasile, Messico e Turchia, mentre
l'utile prima delle imposte si è assestato a 907 milioni di euro (+14%). Nel
mondo sono occupati oltre 21.900 dipendenti, con 74 società consolidate e con
38 compagnie operative per la vendita e 20 stabilimenti per la produzione di
cui 3 ulteriori operanti nell'ambito delle Imprese Sociali. Otto di questi stabilimenti
sono distribuiti in Europa e i rimanenti sette rispettivamente in Argentina,
Australia, Brasile, Ecuador, Porto Rico, Canada e Stati Uniti. I prodotti
Ferrero sono presenti direttamente o tramite distributori autorizzati in oltre
160 Paesi.[5]
Nel maggio
2009 il Reputation Institute, dopo aver realizzato un'indagine in 32 Paesi
intervistando più di 60.000 persone, ha affermato che Ferrero è il marchio più
affidabile e con la migliore reputazione al mondo secondo i consumatori,
seguito dall'azienda svedese IKEA e dalla statunitense Johnson &
Johnson.
Storia
Nel 1942
Pietro Ferrero apre un laboratorio per i dolci ad Alba, in via Rattazzi. L'idea
di sfruttare le nocciole, largamente disponibili in loco e dal costo contenuto
per quegli anni (in piena seconda guerra mondiale) è una necessità e una
geniale idea, tanto geniale l'idea quanto per certi versi ossessiva, lo stesso
Pietro Ferrero provava e riprovava impasti e creme, anche in piena notte
svegliava la moglie per chiedere parere su quello che stava facendo. Nel 1946
Pietro inventa una crema a base di nocciole e la chiama Pasta Gianduja e poi
Giandujot, associandola al famoso cioccolatino torinese. Si trattava di un
impasto di crema confezionato in carta stagnola che si poteva facilmente trasportare
per essere tagliato e spalmato sul pane. Ne produsse una piccola quantità da
vendere ai negozianti di Alba, riscuotendo un enorme e inatteso successo del
consumatore. Il prodotto era apprezzato ed economico: la richiesta era talmente
alta che una produzione artigianale non era più possibile. In quello stesso
anno nasce l'azienda "Ferrero" che dovette subito incrementare il
livello di produzione ed assumere nuovi lavoratori. La conduzione è familiare e
Giovanni Ferrero, il fratello minore di Pietro, si assume l'onere di
organizzare la vendita dei prodotti. Invece di affidare la distribuzione ad
altri l'azienda crea una propria rete di distribuzione diretta: dalla fabbrica
al rivenditore. Nel settembre del 1948 un'alluvione allaga lo stabilimento che rimane
isolato. I dipendenti in prima persona collaboreranno al ripristino della
normalità e alla ripresa della produzione. Il 2 marzo del 1949 avviene il primo
lutto in azienda: muore Pietro Ferrero. Nel 1950 entra ufficialmente in azienda
Giovanni che diventa socio della Società in nome collettivo P. Ferrero
& C. di Cillario Piera vedova Ferrero e Ferrero Michele. Nel 1956 la
Ferrero apre il primo stabilimento estero, a Stadtallendorf, a 150 km da
Francoforte in Germania con 5 dipendenti che presto diventano 60. Il prodotto
principale è la "Creamalba" e successivamente vi sarà prodotto il
cioccolatino "Mon cherì". Nell'ottobre del 1957 muore Giovanni
Ferrero e di conseguenza la responsabilità del gruppo passa a Michele Ferrero,
il nipote. La vedova, Ottavia Amerio, per qualche tempo ancora rimane socia in
azienda. Intanto l'azienda si espande e nel 1960 apre il secondo stabilimento
italiano a Pozzuolo Martesana, in provincia di Milano. L'anno prima invece,
l'azienda rileva una vecchia fabbrica tessile del comune francese di
Villers-Écalles. Il 20 aprile 1964 la crema di nocciole cambia formula, densità
e nome. Nasce ufficialmente la Nutella. Tale prodotto accresce il successo
dell'industria dolciaria al di fuori dei confini nazionali, giungendo prima in Europa
e poi in tutto il mondo. Nello stesso anno il centro direzionale viene posto a
Pino Torinese. In seguito aprono altri stabilimenti e sedi commerciali nei
Paesi Bassi, Belgio, Svizzera, Danimarca e Regno Unito. Viene inaugurata la
linea di prodotto "Kinder Cioccolato". L'anno seguente la Ferrero si
espande oltre oceano aprendo un ufficio di rappresentanza a New York. A seguire
apriranno sedi produttive in Austria, Irlanda, Porto Rico ed Ecuador. La
produzione è ormai mondiale. Il quinquennio 1971-1976 rappresenta il periodo
d'oro di Carosello e Ferrero è una delle principali aziende che utilizzano i
primi spazi pubblicitari in TV. Per pubblicizzare Nutella viene scelta una
serie d'animazione con disegni dei fratelli Toni e Nino Pagot: Il gigante
Amico.
Nel 1983
Nasce la "Fondazione Ferrero" dall'idea di Michele e Maria Franca
Ferrero. Lo scopo è quello di raccogliere e mantenere saldi legami tra
l'azienda, i suoi dipendenti e chi ha lasciato l'azienda raggiungendo l'età
della pensione. La fondazione si propone come ente culturale e sociale. Nel
1991 la fondazione viene riconosciuta come persona giuridica (ovvero, al tempo,
Ente Morale).
Nel 1987
inizia l'attività produttiva dei nuovi stabilimenti di Balvano, in Basilicata,
e di Sant'Angelo dei Lombardi, in Irpinia. Seguiranno nel tempo l'apertura di
sedi commerciali estere nell'Est dell'Europa: Polonia, Cecoslovacchia,
Ungheria. In Polonia viene inaugurato un nuovo stabilimento produttivo a Belsk
Duży. A novembre un'alluvione inonda Alba e nuovamente lo stabilimento
Piemontese si trova in difficoltà, ma queste sono subito superate anche grazie
all'intervento degli stessi dipendenti che in quel momento si trovavano in
fabbrica e non solo.
Gli
investimenti danno i loro frutti: nel 1996 il fatturato globale dell'azienda
raggiunge i 7.500 miliardi di lire e i dipendenti superano 14.000 unità e nello
stesso anno, in occasione del cinquantesimo anniversario della nascita della
Ferrero, l'azienda pubblica un libro autocelebrativo in cui viene ripercorsa la
storia e l'evoluzione del prestigioso marchio piemontese. Dal 6 giugno 1997
alla guida dell'azienda subentrano ufficialmente i figli Pietro e Giovanni
Ferrero che diventano Chief executive officer.
Approda quindi al comando la "terza generazione
imprenditoriale" dei Ferrero. La crescita economica dell'azienda non si
ferma: se nel 2000 il fatturato tocca quota 4 miliardi di euro (con più di
16.000 dipendenti), nel 2006 cresce a 5,6 miliardi di euro ed i lavoratori
giungono a 19.600 unità. Le società operative sono 36 e gli stabilimenti di
produzione 15, l'ultimo dei quali a Brantford (Canada). Il Gruppo Ferrero,
nell'esercizio 2006/2007, ha conseguito un fatturato consolidato di circa 6
miliardi di euro e ha impiegato 20.400 dipendenti. I progressi finanziari vengono
confermati dalla classifica degli uomini più ricchi d'Italia secondo Forbes,
pubblicata nel 2014: in essa Michele Ferrero e famiglia risultano essere al 1º
posto in Italia ed al 30º nel mondo. Il 18 aprile 2011 Pietro Ferrero,
amministratore delegato in carica e figlio di Michele Ferrero, muore d'infarto
in Sudafrica all'età di 47 anni. Alla guida dell'azienda rimane il fratello
Giovanni, che da tempo condivideva il comando del gruppo con il fratello
Pietro. Nel 2014 l'azienda, in collaborazione con PepsiCo, distribuisce in
Italia le patatine Lay's. Dopo una lunga malattia, Michele Ferrero è deceduto
nel pomeriggio del 14 febbraio 2015 a Montecarlo all'età di 89 anni.
Produzione
Quando
l'azienda assunse il livello di industria diversificò la produzione con altri
dolci: quelli a base di cioccolato, i prodotti "da forno" (brioche e
merendine) sino alle caramelle e alle bevande.
Alcune di
queste sono:
La crema
Nutella (1964).
Le praline:
Mon Chéri (1956), Pocket Coffee (1968), Ferrero Rocher (1982), Raffaello
(1998), Opera mini (2005), Ferrero Garden (2008) e Ferrero Rondnoir (2008).
I fuori
pasto dolce, quali Tronky, Duplo, Kinder Bueno, Kinder Cereali.
La linea di
prodotti per bambini denominata Kinder. Tale linea, con gli ovetti Kinder
Sorpresa (1974) e Kinder Merendero (2001), sfrutta la sensazione collettiva e
commerciale che si potrebbe indicare come "il gusto e la sorpresa",
insiti nell'uovo di Pasqua o in altri oggetti che forniscono l'idea di
"doppiamente utile", riconducendola a un piccolo piacere quotidiano.
Ne fanno parte anche il Kinder Cioccolato (1968) e merendine come Kinder
Délice, Kinder Colazione Più e Kinder Brioss. La linea Kinder
"fresco" comprende i prodotti Kinder Pinguì, Kinder Fetta al Latte,
Kinder Paradiso, e Kinder Chocofresh.
tic tac
(1969), linea di caramelle alla frutta di vari gusti che hanno avuto nei vari
anni testimonial pubblicitari fra i quali Michelle Hunziker.
Estathé
(1972), linea di Tè freddo.
Gran Soleil
(2006), sorbetti da "fine pasto", prodotti nei gusti di limone, mandarino,
caffè cappuccino, cioccolato, mirtilli (produzione cessata nel 2013).
Pocket
Espresso to go (2008), cioccolata liquida al caffè, versione estiva del Pocket
Coffee.
Nutella
& Go (1999)
Nutella
Snack & Drink (2008)
Kinder Happy
Hippo (2013)