Lindt & Sprungli non delude mai e registra, nel primo semestre del 2019, una crescita organica del 6,2%, che porta il fatturato di periodo a 1,76 miliardi di franchi svizzeri (circa 1,59 miliardi di euro). L’utile operativo (Ebit) sale del 7,8, e si piazza a 126,2 milioni di Chf (+20 punti base). L’utile netto guadagna il 2,4% e si porta a 88,1 milioni.
La quota di mercato progredisce in tutti i mercati chiave: Europa (+5%), Nord America (+7,2%) e resto del mondo, +8,3%. Nel nostro continente il gruppo elvetico ha generato vendite per 874 milioni di franchi (792 milioni di euro) nella prima metà dell’anno.
Gli ottimi risultati finanziari ribadiscono la crescita ininterrotta degli scorsi anni. “E’ un andamento – si legge in una nota – che pone le basi per la conferma dell’obiettivo di crescita organica annuale, annunciata tra il 5 e il 7 per cento”.
Il gruppo ha deciso di investire ulteriormente nel nostro Paese, dove è presente uno dei 6 impianti di produzione europei, dimostrando una grande fiducia verso la sede nazionale, che continua a migliorare la propria efficienza. Lindt Italia, infatti, ha annunciato lo scorso anno un importante progetto di ampliamento del polo produttivo e distributivo di Induno Olona (VA), i cui lavori sono ancora in corso.
Nello stabilimento varesino, 700 dipendenti, si producono oltre 2 miliardi di praline Lindor l’anno, più di 170 milioni di scatole Cornet Lindor da 200 grammi e oltre il 70% viene esportato.
Insieme ai lavori di estensione si prevede la realizzazione dei nuovi uffici commerciali e il rinnovo del Lindt Factory Outlet, che verrà inaugurato ufficialmente il prossimo 5 settembre.
Oltre all’impegno dell’azienda nel garantire ai propri consumatori un cioccolato che rispetti i più elevati standard di qualità, la sostenibilità gioca un ruolo chiave nel costruire il successo a lungo termine dell’attività, un impegno testimoniato dal Lindt & Sprungli Farming Program.
Il gruppo sta per raggiungere il suo primo importante obiettivo, ossia di avere, entro il 2020, una catena di approvvigionamento delle fave di cacao completamente tracciabile e verificata, dall’attuale quota dell’l'86 per cento. Infine Lindt si è attivata per ottenere, entro il 2025, l’intera fornitura di cacao da aree non colpite dalla deforestazione.