Primi accordi di vendita di cacao della Costa d’Avorio e del Ghana con l’aggiunta di un sovrapprezzo, equivalente a 400 dollari la tonnellata, che dovrebbe garantire un reddito di sussistenza ai contadini produttori.
Delle intese commerciali, relative al raccolto dell’annata 2020-2021, hanno riferito multinazionali come Cemoi, Sucden, Barry Callebaut, Cargill e Olam. Secondo responsabili del Consiglio
ivoriano del caffe’ e del cacao (Ccc), citati dalla stampa internazionale, “i contratti per il 2020-2021 stanno suscitando interesse”.
Ghana e Costa d’Avorio producono all’incirca i due terzi del cacao mondiale ma a causa della volatilita’ delle quotazioni sui mercati i contadini, in maggioranza piccoli produttori, devono spesso accettare prezzi bassi.
I primi accordi con l’incremento di 400 dollari riguarderebbero tra le 20mila e le 25mila tonnellate. L’intesa e’ l’ultima di una serie motivate con la necessita’ di garantire condizioni piu’ eque che tengano in conto le necessita’ economiche e sociali dei contadini. Qualora i prezzi mondiali superassero i 2900 dollari la tonnellata, i 400 dollari aggiuntivi sarebbero accantonati in un fondo di stabilizzazione al quale attingere nelle fasi di ribasso.